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Che tu possa essere in paradiso mezz'ora prima che il diavolo sappia che sei morto

Archivio per la categoria “Un giorno…qualcuno lo disse…”

Angel

…ESPRIMI UN DESIDERIO…

Sole, ultimo raggio d’estate, non ti chiedo una cotta, non ti chiedo un’infatuazione, ti chiedo l’amore, quello vero.

Quello con la A maiuscola, quello che devo ancora capire se davvero esiste e che temo di non trovare mai.

Quello che non ti fa dormire la notte, che non ti fa ragionare di giorno, che ti rende schiavo e felice.

Che da una forma ai tuoi sogni e ti fa credere di poterli toccare.

Che ti fa contare le stelle una per una e poi perdere distrattamente il conto.

Che ti fa odiare l’odio.

 

…due parti che compongono una sola figura, anime che si completano a vicenda, questo desidero.

Esiste su questa terra la mia metà? Il riflesso di un angelo senza ali, qualcuno abbastanza forte da sopportarmi, abbastanza paziente da comprendermi, esiste?

Se esiste lo voglio incontrare.

 

Il giorno in più

….Come quando mandi un SMS a una persona che ti piace e non ti risponde subito. Dopo averlo inviato, vai a rileggerlo ogni tre secondi e guardi anche l’ora dell’invio. Conti i minuti, i secondi. Poi guardi gli ultimi che ti ha mandato lei. Perchè tutti, anche quelli dei giorni prima, li hai in memoria. E sono lì, in fila, uno vicino all’altro, perchè tutti gli altri, quelli che non sono suoi, li hai cancellati.
 
E’ brutto quando l’ultimo messaggio inviato è il tuo e devi solo aspettare. Quando hai paura di essere invadente. Quando, come in una partita a scacchi, pensi di aver sbagliato mossa e in un secondo ti senti uno sfigato…..
….L’unica soluzione è non scrivere più. Poi magari lei risponde e ti accorgi che ti eri fatto tutto un viaggio negativo che invece non esisteva…. 

Questa è pura poesia…

Un pensiero per tutti voi:

                       

 

Non guardare indietro:

potresti ricordare qualcosa di

bello che

non tornerà più.

Non guardare avanti:

potresti immaginare qualcosa

di bello che non

arriverà mai.

Chiudi gli occhi e riaprili solo

quando avrai

la forza di tornare indietro

senza piangere e guardare avanti sorridento!!!

W tutte le donne!

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia!
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto di saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe…
La vita umana non è altro che un gioco della follia.
Il cuore ha sempre ragione!

5 cose…

Esistono cinque cose nella vita che non si recuperano:

  ü      una pietra dopo averla lanciata

        ü      una parola dopo averla detta

        ü      un’opportunità dopo averla persa

        ü      il tempo dopo essere passato

     ü      l’amore per chi non lotta

 

Amore…

C’era una volta un’isola, dove vivevano tutti i sentimenti: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere, così come tutti gli altri, incluso l’Amore. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l’isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, ma solo l’Amore volle aspettare fino all’ultimo momento.  Quando l’isola fu sul punto di sprofondare, l’Amore decise di chiedere aiuto. La Ricchezza passò vicino all’Amore su una barca lussuosissima e l’Amore le disse: “Ricchezza, mi puoi portare con te?” “Non posso, c’è molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te.” L’Amore allora decise di chiedere all’Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello, “Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?” “Non ti posso aiutare, Amore…” rispose l’Orgoglio, “qui è tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca”. Allora l?amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto “Tristezza, ti prego, lasciami venire con te”, “Oh Amore” rispose la Tristezza, “sono così triste che ho bisogno di stare da sola”. Anche il Buon Umore passò di fianco all’Amore ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando. All’improvviso una voce disse: “Vieni Amore, ti prendo con me” era un vecchio che aveva parlato. L’Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò. L’Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: “Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?” “E’ stato il Tempo” rispose il Sapere. “Il Tempo?” si interrogò l’Amore, “Perché mai il tempo mi ha aiutato?”. Il Sapere pieno di saggezza rispose: “Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l’Amore sia importante nella vita”.

Grazie Tommy, le tue parole sono miele per le api!

E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi su gli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare fuori a cena e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere delle tue paranoie e darti nastri che non ascolterai e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per prepararti il caffè le brioche e la ciambella e andare da Florence a bere il caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette  e non trovare più i fiammiferi e dirti quali programmi ho visto alla tv la notte prima e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena e accarezzarti la pelle e dirti quanto mi piacciono i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuo collo il tuo culo il tuo…E sedermi a fumare sulle scale finche il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale fiche tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto  e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e l’altro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e stringerti se stai male e avere voglia di te se sento il tuo odore e darti fastidio quanto ti tocco e lamentarmi quando sono con te e lamentarmi quando non sono con te e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte e aver freddo quando ti prendi tutta la coperta  e caldo quando non lo fai e  sciogliermi quando sorridi e dissolvermi quando ridi e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia e raccontarti dell’angelo dell’albero il bambino della foresta incantata che attraversa volando gli oceani per amor tuo e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per descriverlo e aver voglia di comprarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via e piangere come un bambino quando te ne vai e schiacciare gli scarafaggi e comprarti regali che non vuoi e riportarli via e chiederti di sposarmi e dopo che mi hai detto ancora una volta di no continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero lo io voglio davvero più della prima volta che te l’ ho chiesto  e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te e volere quello che vuoi tu e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro e raccontarti il peggio di me e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo e cercare di essere onesto perché so che preferisci così e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vita e dimenticare chi sono e cercare di starti vicino perché è bello imparare a conoscerti e ne vale di sicuro la pena e parlarti in un pessimo tedesco e un ebraico ancora peggiore e fare l’amore con te alle tre del mattino e non so come non so come non so come comunicarti qualcosa dell’assoluto indimenticabile incondizionato inarrestabile irrevocabile razionalissimo costante magnifico amore che ho per te.

 Shara Kane

Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei
vestiti, chi non parla a chi conosce.
 

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su

bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio

quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio

un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti l'errore ed ai

sentimenti.

 
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi é infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
 
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta
musica, chi non trova grazia in se stesso.
 
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare;
chi passa il giorno a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
 
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
 
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
 
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
 
Pablo Neruda

Danza come se nessuno guardasse

“Per molto tempo, ho avuto l’impressione che la vita stesse per iniziare – la vita vera. Ma incontravo sempre qualche ostacolo sulla mia strada, qualcosa da superare prima, un affare non terminato, tempo che doveva passare e un debito da pagare. Dopo, la vita sarebbe iniziata. Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita.”

Alfred D. Souza

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